sono al mare

Sono al mare fa caldo e mi riposo. E continuo a girare su questo blog e alla ricerca dei vostri messaggi. Di tutte le perversioni, questa è forse la peggiore. Meno male che le ferie finiscono (per gli altri a parte Paola Persi) che il lavoro ricomincia (per gli altri a parte l'80% di noi). Onestamente, tra operatori del terzo settore (un paio), giornalisti (molti di più), gente che fa mestieri improbabili come trader, giornalista, assistente parlamentare, consigliere, funzionario e dirigente di organi costituzionali, impiegato comunale, esperto d'informatica, curatore di interessi terzi... C'è persino una che fa il back-office per i lobbisti. Chi diamine lavora sul serio? E' per questo che continuiamo ad essere presenti su queste pagine dopo una settimana dalla terrazza? Voi del settore privato che fate i soldi truffando i vostri clienti che noi poi proteggiamo facendo comunicati stampa sull'insostenibile leggerezza del vessare, fatevi vivi. Come ci si sente a lavorare sul serio sapendo che ci sono tanti vostri colleghi che ricevono uno stipendio per fare cose di assoluto riposo? A proposito, dite: ma lavorate davvero? Almeno voi... No? Ecco perchè siamo una potenza economica. Ci vediamo al primo appuntamento plausibile per un lavoratore del terzo tipo (nulla di ammiccante, lo giuro) fuori sede. Che significa infrasettimanale. Voi siete troppo romanocentrici... E per dirla tutta. Al mio club per 40enni liberi da condizionamenti hanno aderito cecco e peppe. E' mai credibile una cosa così? Siamo proprio noi, anche dopo vent'anni...